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CASALE BARBERINI
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Casale Barberini

Casale Barberini . 300 mq . architettura . interior design

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Il casale è all’interno della tenuta di Castel Lombardo, un luogo meraviglioso sulla costa laziale a pochi km da Roma, all’interno della quale negli anni 60 Tommaso Buzzi completò la residenza e le scuderie per il conte di Campello e Maria Sole Agnelli.

Il progetto architettonico ruota intorno all’idea di far entrare il mondo esterno all’interno del casale, ogni stanza, ogni ambiente è in stretto contatto visivo con la natura circostante. La zona giorno, prima divisa in tanti piccoli ambienti, ora è un open-space la cui vista in senso longitudinale va dal bosco di mimose alle stalle delle mucche.

Nel senso opposto invece l’architetto ha reso completamente vetrata la grande porta d’ingresso e traguardando il vano scala a doppia altezza, attraverso l’ampia vetrata del salone la vista arriva direttamente sul giardino privato, che confina con una stradina interna, una delle tante passeggiate dei cavalli della tenuta.

Il casale di circa 300mq  si sviluppa su due livelli, ha 4 camere da letto, ognuno con bagno privato e cabina armadio in suite. Nella suite padronale, il walk in closet e il bagno sono in continuità visiva tra loro e con l’esterno attraverso delle grandi vetrate fisse che dividono la vasca da bagno dai due ambienti.

Il piano superiore affaccia attraverso due grandi varchi vetrati sulla doppia altezza della zona giorno e ospita un’altra suite con bagno dedicato e un salottino privato che a sua volta affaccia sulla doppia altezza della grande scala d’ingresso.

Il connettivo è caratterizzato da una scelta cromatica ben decisa: è verde, a rappresentare la natura che entra nel casale, il verde contamina le pareti, il soffitto e la parete della scala come un rampicante che attraversa la casa da un lato all’altro.

La natura si ritrova anche nella scelta delle carte da parati, nel bagno ospiti e nella parete di testata al letto padronale.

Per i bagni sono stati decisi tutti colori diversi,  un bagno rosso come la terra, uno color ciliegia, uno color glicine  e uno verde marino in cui la parete della vasca è stata decorata con mattonelle in cotto artigianale dipinte a mano.

La scelta dei materiali, come impegno e obiettivo condiviso tra la commitenza e l’architetto, è stata fatta attraverso una linea guida fondamentale, artigianlità e produzioni Italiane, materiali eco-compatibili.

Nella casa coesistono le porte originali ristrutturate, tutte riutilizzate all’interno della zona notte, con le nuove porte a filo muro che affacciano sulla zona giorno.

I serramenti vetrati interni ed esterni sono tutti stati ripensati in ferro corten, per consolidare la linea cromatica preesistente in fattoria, internamente l’architetto ha disegnato e fatto realizzare su misura degli scuri in legno laccato grigio che riprendono nel colore e nella forma le pietre del pavimento.

Gli arredi completano la scatola architettonica, scaldando e colorando l’ambiente.

Per il salone a doppia altezza, ambiente puro, bianco, con travi originali in legno a vista sono stati scelti divani in velluto ruggine in tonalità con il ferro delle nuovi travi strutturali e due poltrone di Giò Ponti in velluto viola.

I camini sia della zona giorno che della zona notte sono stati ripensati come blocchi minimali di pietra grigia.

Una dormeuse in velluto arancione collega la zona tra i divani e il tavolo e consente la vista migliore sul giardino privato. Il tavolo da pranzo, essenziale, completa l’ambiente che è separato dalla grande cucina verde con dettagli in ottone da una grande vetrata.

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